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Oplonti
Istallazione ambientale, più cultura meno
camorra.
Titolo: Il passero e il fico
L'istallazione nasce da due esigenze concrete e
reali, come può essere solo l'effimero.
Il primo bisogno è creare un catalizzatore del
bello nel bello dimenticato, ridando valore al
bello dimenticato, rivendicando il possesso
territoriale della cultura, per legge fisica se uno
spazio è pieno non può essere occupato da
un'altro corpo.
Creiamo il pieno per allontanare il male, che
esso si chiami camorra, mafia e altro sono solo
figli deformi dell'ignoranza.
Secondo punto necessario e fondamentale è la
collaborazione dei giovani a rischio con il loro
operato si realizzerà l'istallazione, con forze del
luogo per il luogo, essendo esso il ventre del suo
popolo.
Con l'augurio che questa piccola iniziativa trovi
la possibilità concreta di creare un laboratorio di
arte-artigianato, per il futuro del territorio.
Sogno da realizzare è il recupero di un vecchio
pastificio, per ripristinare l'oro bianco di Torre
Annunziata, con i fondi della comunità europea
con l'assunzione dei giovani a rischio sul
territorio sottraendoli alla camorra.
Creare una concreta possibilità lavorativa e di
inserimento per il futuro.
Lavorando con la cultura si possono gettare le
basi sociali della vita futura.
Non lasciamo che tutto passi, osservando e non
intervenendo.
Ci sono solo due giorni l'anno in cui un uomo
non può fare niente, ieri e domani.
Viviamo il nostro oggi, con la storia di ieri è il
futuro di domani.
9 giugno 2012 Napoli Marco Schaufelberger