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CUBO
una forma pura, geometrica che sviluppato in piano diviene con i suoi sei quadrati una croce
latina, ecco secondo me spiegato geometricamente perchè la Natività come importanza è seconda
solo alla Pasqua, nella nascita la morte, nella morte la vita.
La costellazione della VERGINE: le cattedrali vennero erette sulla pianta terrena della costellazione
della vergine, simbolo celeste di Maria, seguendo il pensiero filosofico di Pico della Mirandola mi
oppongo alla astrologia, credendo nella astronomia, tramite lo studio valorizzare l'opera divina.
Molte volte nell'arte cristiana si trovano stelle ad otto punte, stella polare simbolo di retta via, stella
cometa che guido i re Magi dal sacro Bambino, otto simbolo dell'infinito, otto come le fiamme
utilizzate per la scultura.
LA PROSPETTIVA
:
L'apparente bidimensionalità dell'opera formata essenzialmente da due lastre
sfalsate ed opposte, partono da una visione bizantina bidimensionale per creare la fisicità del cubo,
della carne, due piani uno di ferro arrugginito che raffigura la madre, col fuoco lei ci illumina sul
percorso, l'altro piano seminascosto allo spettatore è il Divino, rappresentato dalla foglia d'oro, vera
luce, ma esclusa ad una piena visione, altrimenti verremo bruciati dallo splendore, nella Shekinà
DIO appare a Mosè come luce nei rovi, l'unica visione terrestre del divino
Lo spazio vuoto del cubo invece è il corpo di Cristo, il mediatore tra noi e il Padre.
Il terzo piano prospettico forse è quello più affascinante, l'osservatore, osservatore fondamentale per
creare una triangolazione tra l'uomo, il Cristo e la Divinità.
Uomo attivo è non passivo a differenza del personaggio del presepe napoletano Benino,
personaggio dormiente al sacro evento.