Ultimi giorni di scuola, ormai eravamo dotti, la
classe esce dall'aula scende in fila per due i due
piani dell'edificio, Appuntamento nel grigio
cortile dalla pavimentazione in cemento, che
dalle numerose crepe crescono rigogliose
erbacce ed arbusti.
Il fotografo locale con una vecchia giacca
sgualcita ci fa posare sulla scala con le nostre
coccarde tricolore del quinto anno, non ha tutti
era permesso il tricolore, cinque anni di marcia
e attenti davanti alla porta d'un cesso non è da
tutti!
L'ultima volta che vedo Pietro.
1980 Terremoto a Napoli
Napoli, per esattezza Irpinia, epicentro del
terremoto.
Distruzione e morte, Napoli molti crolli un solo
morto, ma questa è un'altra storia.
In seguito al sisma il temuto clan di Cutolo detta
legge in Campania e non solo, stiamo a una
media di due morti e mezzo al giorno, un vero
bollettino di guerra.
Dilaga l'eroina finora tenuta a distanza dagli
altri clan, risalgo vico Tagliaferri diviso per il
suo asse da un muro divisorio per isolare uno
stabile pericolante.
Due giovani all'impiedi si bucano con la stessa
siringa, confficcandola in una tavola di ponte
lasciata li dai muratori.
Mi rimane impresso la naturalezza di questo
gesto, in seguito trovero spesso mio fratello
maggiore nel letto accanto al mio che si buca,
tutto è naturale, troppo in questo Rione, qui si
diventa "adulti" in fretta, nel Vico Tagliaferri si
trova in un basso (tipica abitazione napoletana
sita al piano terra, in genere umida e poco
luminosa.), una fabrica di guanti, li all'età di
tredici anni ebbi sul pavimento di cemento del
cesso, il mio primo rapporto sessuale con una
ninfomane di venticinque anni circa.
Non ebbi la coccarda tricolore, sempre di servizi
igienici si trattava, ma per fortuna neanche
qualche regalo venereo.
Cosi seppi in seguito che Pietro come molti altri
ragazzi aveva ceduto alla polvere dei sogni,
dove sognare è difficile si si arrangia!
Napoli 2007
Teatro di San Carlo, spettacolo serale,
palcoscenico, lato giardino.
Tra i vari vigili del fuoco noto un ragazzo dalla
faccia pulita, Reggina sei tu, il mio collega di
bacchettate delle elementari, abbracci e baci, tu
che fai? Hai figli? ecc.
Si si chiede dei vecchi amici ingoiati dal tempo
e dall'indifferenza, si finisce di parlare anche di
Pietro, sai Marco, Pietro si è imbarcato sulle
navi mercantili ecc.
Qui ho raccolto la storia che racconterò dopo sei
anni.
Torre Annunziata 2013 Metropolis web
Questo articolo non è un articolo, ne un
racconto ma solo un avvenimento accaduto
realmente ad un amico qualche decennio fa.
Personalmente scrivo per la pagina della cultura,
il mio sogno era scrivere per la cronaca, questo
è un articolo di "cronaca dal passato" dedicato
agli uomini dell'ecumene marittima.
Ai napoletani che vivono di fronte al mare, non
essendo in realtà di mare.
come il personaggio di Moby dyck "Ismaele" s'
imbarco nella marina mercantile, cosi Pietro per
vivere e sopravvivere diventa marittimo. Ma il
finale di questa storia finisce esattamente in
maniera opposta, al più affascinante racconto di
Melville.
Le navi mercantili navigano a circa a 9 nodi,
compreso il comandante sono imbarcati 15
uomini, uomini soli con lentezza, attesa e
pericoli più puzza di nafta.
Il mercantile in questione si trovò in alto mare
ingaggiato da una furiosa tempesta che durò
tutta la notte, buio, onde che sommergevano lo
scafo come se lo volessero ingoiare, attesa
snervante della fine, sia positiva che negativa.
Il giorno arrivò con la fine della tempesta,
riscontrando i danni gli uomini notarono
l'assenza di uno di loro, pensieri negativi di
averlo perso in mare o altro iniziarono a
chiamarlo, cercarlo senza trovarlo, ma infine lo
trovano nella stiva con una corda al collo, Più
lungo di una decina di centimetri, non ho mai
capito sè questo allungamento è solo meccanico,
o l'anima spinge il corpo verso l'eterno, dove
un'amore sconosciuto prende in consegna il