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Rubrica Senza cornice
di Marco Schaufelberger
Sorprendenti ed intriganti lavori
fotografici di un giovanissimo
Stanley Kubrick
1945 - 1950
Il talento inesplorato di uno dei più grandi geni
cinematografici del dopoguerra regista di
Lolita, Arancia meccanica, Eyes Wide Shut
168 scatti, da negativi originali dal 1945 al 1950
dalla rivista Look Magazine
Dal 13 luglio al 9 settembre 2012 si svolgerà la mostra del
giovanissimo e geniale Kubrick, al
PAN
Palazzo delle
Arti di Napoli, in collaborazione con il Museum of the
City New York e Musèes Royaux Des Beaux Artes de
Belgique, con il sostegno del Comune di Napoli e
l'assessorato alla Cultura e Turismo.
Il genio di Kubrick, (New York, 26 luglio 1928 -
Harpenden, 7 marzo 1999) si fa notare in una passione
giovanile ereditata dal padre insieme al gioco degli
scacchi, la fotografia, con questa passione e una macchina
fotografica, una Leica III a soli 17 anni immortala una
foto di un edicolante affranto per la notizia della morte di
Rooselvet il 26 giugno 1945. La foto piace cosi tanto da
affascinare il Look Magazine che lo assume come
fotoreporter, pubblicando tutti i suoi scatti per 5 anni. La
fotografia gli permette di annotare in un taccuino visivo
una New York anni 50, una città in corsa che cerca di
diventare la nuova capitale mondiale, la nuova borghesia
che si forma come élite alla Columbia University.
Nel mettere a nudo psicologicamente celebrità a lui
contemporanee come, il giovane Montgomery Clift,
Rocky Graziano pugile dall'infanzia difficile, ritratto
prima dell'incontro nello spogliatoio, solo con un
chiaroscuro, solo con se stesso, foto dai neri caldi e
bianchi puri, un ritratto in bianco e nero che più che
fotografare l'atleta blocca in un tempo puntiforme la sua
anima contrastata.
o della affascinante Betsy von Furstemberg, incorniciata
dalla finestra mentre legge, un controluce che non
annienta il soggetto, anzi evidenzia con la luce la sua
bellezza, rendendola raffinata ed erotica, ma mai volgare.
Lo stesso erotismo che troviamo in molti scatti, questo
erotismo lo ritroviamo nel primo lungometraggio, Paura e
desiderio del 1953, considerato dallo stesso autore in età
matura
"un tentativo serio realizzato in modo maldestro",
ma fondamentale per il suo sviluppo registico,
in Lolita
del 1962, e il suo ultimo capolavoro Eyes Wide Shut,1999